1636 Mastri stipettai, ebanisti e fabbricanti di carrozze

1636 Mastri stipettai, ebanisti e fabbricanti di carrozze

Le corporazioni delle arti e mestieri nascono già nel XII secolo in molte città europee per tutelare e soprattutto regolamentare le attività appartenenti alle varie categorie professionali.
La difesa dell’esercizio del proprio mestiere era lo scopo principale della corporazione,  chi praticava la professione senza essere iscritto era considerato un possibile pericolo per gli iscritti; inoltre l’unione in corporazione permetteva il miglioramento professionale degli affiliati e la promozione del mutuo soccorso.

I primi documenti relativi alla Università dei Minusieri Ebanisti e Mastri di carrozze di Torino risalgono al 1636: l’Istrumento del sette luglio relativo all’acquisto di una cappella  nella chiesa conventuale parrocchiale di Santa Maria di Piazza a Torino.

7-7-1636: Concessione di cappella fatta dalli frati Carmelitani (ivi introdotti nel 1552) alli minutieri, la penultima nell’uscire dal canto dellepistola qual trovasi in mezzo di quello delli Sig.ri Elia e Aymetti”.

La cappella era destinata a “esercizi di devozione in particolare nei giorni dei SS. Giuseppe et Anna loro particolari protettori” e  i minusieri, dal canto loro, si impegnavano alla ricostruzione, stabilimento e abbellimento della cappella dotandola di un bel quadro (La Sacra Famiglia di Mattia Franceschini), di cancellata, paramenti e suppellettili ed a pagare in tre anni cinquanta lire d’argento da soldi venti ‘una.
L’atto simbolico della nascita dell’Università dei Minusieri Ebanisti e Mastri di carrozze è importante in quanto lascia intendere la preesistenza della corporazione, che sembra risalire al 1200, e che l’organismo era organizzato per agire giuridicamente in nome della categoria.

1636 Mastri stipettai, ebanisti e fabbricanti di carrozzeIn quegli anni le compagnie di arti e mestieri avevano ognuna un santo patrono e cappelle nelle varie chiese di Torino (pittori, calzolai, chirurghi, scultori, orefici, panificatori all’interno del Duomo; banchieri, nobili, mercanti, negozianti, avvocati nel complesso dei Gesuiti in via Garibaldi; ecc).
Il documento relativo all’Università dei Minusieri Ebanisti e Mastri di carrozze è quindi molto importante proprio perché dà l’idea dell’importanza delle corporazioni su luoghi di culto e cappelle nelle chiese della città.

La corporazione comprendeva gli artigiani del legno i minüsié (stipettai e intagliatori), gli ebanisti esperti nella lavorazione ad intarsio dei mobili in legni pregiati considerati una élite (ricordiamo Pietro Piffetti, Luigi Prinotto e Gabriele Capello detto “Il Moncalvo) e mastri di carrozze esperti nella realizzazione di carrozze e portantine.
Compito della corporazione, oltre a difendere la categoria, era di occuparsi come società di Mutuo Soccorso, degli affiliati che temporaneamente erano impossibilitati a lavorare e delle famiglie degli affiliati deceduti.

La corporazione cesso di esistere ufficialmente nel 1844 quando Carlo Alberto abolì le corporazioni, ma la società a differenza di tutte le altre rimase attiva come società i mutuo soccorso occupandosi di assistenza e promuovendo iniziative socio-culturali.

Nel cuore del centro storico della Città di Torino c’è ancora una piazza intitolata Piazzetta Università dei Mastri Minutieri.
Una lapide ricorda che nel 1636 mastri stipettai, ebanisti e fabbricanti di carrozze si unirono per il miglioramento professionale e per promuovere il mutuo soccorso.

 

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