È inevitabile, vagabondando per Torino, che vie, piazze, monumenti, residenze ci portino alla mente personaggi e vicende legate all’antica dinastia sabauda che per secoli ha governato il territorio piemontese.
Per tanti motivi, ci troviamo sempre a parlare degli ometti di casa Savoia, molto meno frequentemente delle donne che grazie a matrimoni, intrighi, e ambizioni hanno, nel corso dei secoli, contribuito all’espansione e al mantenimento del regno Sabaudo.
Enrichetta Adelaide di Savoia è nata a Torino il 6 novembre del 1636, figlia del duca Vittorio Amedeo I di Savoia e di Maria Cristina di Borbone-Francia, quindi nipote di Enrico IV di Francia.
Enrichetta è da sempre una bambina gracile, di esile corporatura, tanto che viene chiamata con l’appellativo di “tenerina”, questo però non le impedisce di diventare una ragazza di bell’aspetto. Il rango a cui appartiene le impone una condotta regale senza però mai sfociare nell’altezzoso, anzi fin dall’infanzia si dimostra una bambina generosa e disponibile, di animo buono e mite. A soli quattordici anni, dopo una serie di contrattazioni politiche, la madre la dà in sposa al giovane Ferdinando Maria di Baviera, anche lui quattordicenne, figlio del duca Massimiliano I elettore di Baviera. Il matrimonio viene celebrato per procura l’11 dicembre del 1650 nel Duomo di Torino. La sposa indossa un abito in tela d’argento bianca ricamata in oro con in capo una corona di diamanti.
La partenza di Enrichetta Adelaide di Savoia per Monaco sarebbe avvenuta da li a qualche anno, sia per la giovane età della fanciulla, sia per acquisire la padronanza del tedesco, ma la morte del principe elettore Massimiliano I anticipa i tempi e la nuova elettrice di Baviera parte per la Germania nel 1652.
Enrichetta Adelaide di Savoia
Nonostante Enrichetta avesse visto il suo sposo solo in un ritratto, al primo incontro i due si piacciono e si innamorano, ed il loro matrimonio trascorre serenamente per tutta la vita.
Nei primi tempi, la vita alla corte di Baviera è rigida e priva di tutti quegli sfarzi a cui Enrichetta è abituata, ma col passare del tempo e con la sua perseveranza ( complice anche la morte della poco amata suocera) la giovane elettrice riesce a portare un po’ di sfarzo e di diletto a Monaco.
Nel 1662 nasce l’erede al trono Massimiliano Emanuele ed Enrichetta riceve in dono dal marito una tenuta dove viene fatto costruire il castello di Nymphenburg che diventa la dimora preferita dell’elettrice, soprattutto in estate.
Enrichetta Adelaide di Savoia, in modo riservato, interviene spesso nella vita politica di corte, dando suggerimenti al marito nelle più svariate questioni; la sua indole pacata, la sua padronanza della lingua francese indirizzano la corte bavarese verso una politica filo francese fino all’alleanza contro l’Austria.
Enrichetta Adelaide di Savoia si spegne a Monaco nella sua residenza di Nymphenburg il 18 marzo 1676 dopo una grave malattia. È sepolta nella Theatinerkirche, la chiesa dei Teatini, fatta costruire dalla stessa Enrichetta e dal marito per tener fede al voto fatto a San Gaetano dopo la nascita dell’erede al trono.
Chi erano i principi elettori?
Il Sacro Romano Impero era governato da un Imperatore che veniva eletto da un colleggio composto dai ‘Principi Elettori’.