A pochi metri dall’ingresso del Municipio di Torino, una lapide commemorativa ricorda Alberto Viriglio, poeta dialettale nato a Torino il 17 febbraio 1851 e diventato celebre per il suo lavoro come indagatore e storiografo delle tradizioni piemontesi.
Attento studioso della vita e delle caratteristiche degli abitanti della sua regione, il suo lavoro di ricerca e raccolta ha permesso all’illustre poeta di catalogare un’immensa quantità di proverbi, filastrocche, modi di dire e usanze dei piemontesi e dei suoi concittadini torinesi.
L’impegno e la dedizione di Alberto Viriglio hanno permesso di consolidare e tramandare ai posteri tutti quei elementi che collaborano a costituire la memoria comune dei piemontesi e che probabilmente sarebbero andati dispersi nell’oblio del tempo.
Durante la sua vita collaborò con La gazzetta del Popolo, il Pasquino, il Fiaschetto e ‘ Birichin – Giornal Piemontéis giornale votato alla diffusione della letteratura piemontese.
Tra i libri scritti più significativi vi segnaliamo un libro che racconta uno degli avvenimenti più importanti della nostra città: “Cronache dell’assedio del 1706”.
1851-1913
ALBERTO VIRIGLIO
arguto poeta dialettale
de l’antica vita torinese
indagatore e storiografo
di glorie e memorie paesane
geniale evocatore
la schietta anima secolare
e lo spirito eroico
del popolo subalpino
amorosamente raccolse
ed espresse
—–
amici ammiratori
auspice il municipio
qui nella vecchia cerchia municipale
de la città nativa
vollero che fosse ricordato