Basilica del Corpus Domini

Basilica del Corpus Domini

Eretta per ricordare il Miracolo Eucaristico del 6 giugno 1453, la Basilica del Corpus Domini ha sempre avuto un ruolo importante nella vita religiosa dei torinesi ed è diventata con il tempo un importante meta artistica e turistica della città di Torino. Facciamo però un passo indietro.

Nell’ agosto del 1598 la peste arriva a Torino. Tutta la città si prepara ad arginare la terribile epidemia.
I torinesi si affidano alle preghiere e fanno voto di costruire, nella piazza del mercato del grano, una basilica a ricordo del miracolo eucaristico avvenuto nel 1453.
La chiesa andrà a sostituire l’antica cappella del Sanmicheli, eretta nell’esatto luogo in cui avvenne il miracolo, sul sagrato dell’antica chiesa  parrocchiale di San Silvestro.

Nel 1603 il voto prende forma e viene deliberata la costruzione della chiesa del Corpus Domini affidando il progetto affidato all’architetto Ascanio Vitozzi, già al servizio del Duca Carlo Emanuele I di Savoia.
I lavori iniziano l’anno successivo, ma una serie continua di dissapori tra la Compagnia dello Spirito Santo, che occupa i locali dell’antica cappella del Sanmicheli, ed il Comune fa procedere i lavori con estrema lentezza che si concludono solo nel 1703.

Basilica del Corpus Domini

L’edificio è uno dei migliori esempi del barocco piemontese.
A navata unica con sei cappelle laterali, all’ingresso si viene subito colpiti dalla profusione di stucchi e dorature che adornano ogni angolo della chiesa del Corpus Domini.
La volta a botte è completamente affrescata da Luigi Vacca con la rappresentazione dei tre episodi fondamentali del Miracolo Eucaristico: il furto, l’ elevazione dell’Ostia ed il trasporto dell’Ostia nella Cattedrale di San Giovanni battista.
L’altare maggiore in marmo, opera di Francesco Lanfranchi, è impreziosito da colonne tortili e al centro conserva una pala rappresentante il miracolo realizzato da Bartolomeo Caravoglia; l’altare è inoltre arricchito da alcune figure di Giovanni Battista Casella: la Fede, La Carità e la Speranza.

Sulla destra della navata, la cappella centrale è dedicata a San Giuseppe con un bellissimo altare di Filippo Juvarra e conserva tre dipinti attribuiti a Dionigi Gerolamo Donnini, Visione di San Giuseppe, Transito di San Giuseppe e Sposalizio della Vergine.
La sera del 2 settembre 1827, pregando davanti alla cappella, San Giuseppe Benedetto Cottolengo ebbe l’idea di istituire un ricovero per le persone sofferenti, la Casa dalla Volta Rossa divenuta poi la Piccola Casa della Divina Provvidenza.
Sul lato opposto, la cappella dedicata a San Carlo con una pala che raffigura San Carlo Borromeo e San Francesco di Sales del pittore Agostino Cottolengo (fratello del Santo).

A pochi metri dalla cappella, cintata da una piccola cancellata in ferro, una lapide ricorda il luogo preciso dove avvenne il Miracolo Eucaristico:

In occasione del terzo centenario del Miracolo si decise di rimodellare l’interno dell’edificio ed i lavori vengono affidati a Benedetto Alfieri che dà alla chiesa le attuali sembianze.
La facciata, anch’essa progettata nel 1607 da Amedeo di Castellamonte, viene realizzata solo cinquant’anni dopo con notevoli variazioni rispetto al disegno originale. Completamente in marmo è composta da due ordini sovrapposti di colonne e decorata con quattro statue alloggiate in apposite nicchie.
Le figure, realizzate da Bernardo Falconi rappresentano figure bibliche legate alla SS Eucaristia.
In basso a destra Sansone con in mano un favo ed a fianco un leone, simbolicamente, unisce forza e dolcezza (De forti dulcedo). In basso a sinistra Mosè con in mano un vaso colmo di manna (Panem de coelo).
In alto a destra il sacerdote Melchisedec che porta i pani simbolici (Regale Sacrificium) e a sinistra un angelo che porta il pane per il profeta Elia per dargli la forza di salire sul monte Oreb (Surge et comede).

Nel 1928 la chiesa del Corpus Domini viene elevata a Basilica minore da Papa Pio XI e negli anni ’50 sottoposta a nuovi restauri per riparare i danni subiti durante un bombardamento della seconda guerra mondiale.
Recentemente la Basilica del Corpus Domini è stata oggetto di ulteriori restauri per riportarla ai colori e alle forme originali seguendo le indicazioni originali di Benedetto Alfieri.

 

Chiesa del Corpus Domini

Indirizzo
Via Palazzo di Città, 10122 Torino

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