La torre del Duomo di Torino risale al XV secolo quando il Vescovo Giovanni De Compey decise di sovvenzionare la costruzione di una nuova torre in prossimità delle chiese paleocristiane di Santa Maria, San Giovanni Battista e San Salvatore.
Le tre chiese costituivano il complesso vescovile della Città di Torino e sarebbero state destinate alla demolizione nel 1491 per far posto alla costruzione della Cattedrale di San Giovanni.
La costruzione del Duomo di Torino inglobo la nuova torre voluta dal vescovo trasformandola nel campanile della nuova chiesa mediante un passaggio sotterraneo che unisce ancora oggi le due strutture.
Per avere l’attuale forma bisogna aspettare il 1720 quando l’architetto Filippo Juvarra progetta il completamento dell’opera e la realizzazione di una cupola. I lavori iniziarono nel 1722 ma vennero sospesi poco dopo e solo la cella campanaria fu portata a termine.
Campanile del Duomo
Il campanile assunse così l’aspetto che conosciamo ancora oggi: la cella campanaria intonacata con manufatti in pietra e stucchi e la parte sottostante romanica in cotto con lo stemma ed una targa in marmo bianco a ricordo dell’opera del Vescovo De Compey.
L’ultimo restauro curato dagli architetti Maurizio e Chiara Momo ha permesso la messa in sicurezza di tutta la torre e la possibilità di salire fino alla cella campanaria per ammirare la nostra Città di Torino a circa 60 metri di altezza.
Per accedervi è necessario munirsi di biglietto acquistabile presso il Museo Diocesano in Piazza San Giovanni nelle giornate del venerdì, sabato e domenica.