Uomo geniale, tra i maggiori esponenti del Liberty torinese Carlo Ceppi è nato a Torino l’11 ottobre 1829.
Dopo la laurea in ingegneria idraulica e architettura civile si dedica all’insegnamento presso l’Accademia Militare. Nel 1864 collabora con l’ingegner Mazzucchetti nella realizzazione della stazione di Porta Nuova, dove l’enfasi stilistica tipica dell’eclettismo classicheggiante emerge soprattutto nella facciata.
Vicino ai quarant’anni Carlo Ceppi si dedica con più continuità alla carriera di architetto progettando alcuni tra i più bei palazzi nel periodo di massimo splendore del Liberty a Torino come il Palazzo Ceriana Mayneri in Corso Stati Uniti, Ceriana Gavotti in via Assietta, il bellissimo palazzo in via Arsenale angolo Corso Matteotti e il magnifico Palazzo Bellia in via Pietro Micca.
Carlo Ceppi si è contraddistinto anche nell’architettura sacra, sua la Chiesa di San Gioacchino in corso Giulio Cesare, la Chiesa del Sacro Cuore di Maria in piazza Donatello e il rifacimento della Chiesa della Madonna degli Angeli in via Carlo Alberto.
Membro del Consiglio Comunale di Torino per oltre vent’anni diviene componente della commissione per il rifacimento di via Diagonale, ora via Pietro Micca.
Sostenitore dell’importanza dei tracciati curvilinei delle vie al fine di creare gradevoli prospettive con ricchezza di visuali sui palazzi prospicienti, allo stesso modo critica l’abitudine di collocare le statue al centro delle piazze soprattutto se davanti a grandi opere di architettura (come il monumento all’Alfiere davanti a Palazzo Madama).
Ormai affermato, nel 1898 gli viene affidata la direzione generale delle costruzioni all’Esposizione Generale Italiana progetta il portone d’ingresso e la suggestiva Fontana dei Dodici Mesi, unica opera ancora esistente dell’apparato fieristico.
L’ultimo progetto realizzato dall’Architetto è il grande Stadium, l’imponente edificio sportivo polifunzionale demolito nel 1946.