Casa dell’ Obelisco

Casa dell' Obelisco

È sempre bello per noi torinesi vedere film che hanno come palcoscenico la Città di Torino.

Mi è capitato pochi giorni fa di rivedere “Il gatto a nove code” di Dario Argento, un classico giallo datato 1971.
Il film è una carrellata ininterrotta di luoghi conosciuti della città di Torino, un vero e proprio tour del capoluogo piemontese: il binario 17 della stazione Porta Nuova (luogo del primo omicidio), una corsa in auto attraversando piazza Vittorio Veneto, Piazza Castello, i giardini reali, piazza Statuto ed addirittura il Cimitero Monumentale.
Tra gli altri luoghi di interesse colpisce l’edificio dove avviene il terzo omicidio.

Casa dell' Obelisco

La casa dell’ Obelisco.

Si trova in via Volturno, angolo via Bicocca, antistante l’ Obelisco di Piazza Crimea (da cui prende il nome) nel quartiere Borgo Po. È un edificio residenziale realizzato nella seconda metà degli anni cinquanta da Sergio Jaretti Sodano e Elio Luzi, in controtendenza al contrasto architettonico della Torino dell’epoca.
Ironica e provocatoria stupisce per le forme arcuate che caratterizzano le facciate, in uno stile che ricorda il neoliberty e le morfologie urbane moderniste di Gaudì, scandite da rilievi orizzontali sovrapposti realizzati in pietra artificiale; particolare l’ingresso a forma di ostrica con gradini concavi.
Nonostante la sinuosità delle facciate esterne l’edificio si basa su pianta regolare con cinque piani fuori terra con pareti interne decisamente rettilinee.

Casa dell' Obelisco

Visitare la città di Torino prendendo spunto dalla settima arte è un  modo affascinante di percorrere le strade ed i luoghi che hanno fatto conoscere la nostra città al mondo.

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