Nonostante sia di recente costruzione le vicissitudini che portano all’erezione della chiesa del Santissimo nome di Gesù risalgono al XVI secolo quando la confraternita del Santissimo nome di Gesù nasce a Torino dalle costole della confraternita di Santa Croce. Nata per combattere la bestemmia, utilizza come sua sede una piccola chiesa parrocchiale un po’ fatiscente che si trova all’angolo tra via San Francesco d’Assisi (allora intitolata a San Martiniano) e l’attuale via Cernaia. Dissapori e ripicche tra parrocchia e confraternita, sono all’ordine del giorno, ma la confraternita riesce a mantenere l’edificio assegnatogli fino alla fine dell’800 quando il Comune di Torino approva la costruzione della via Diagonale e la confraternita è costretta a cercare una nuova sede.
La confraternita acquista un piccolo appezzamento di terreno tra corso Regina Margherita e la Dora, zona in forte espansione nel XIX secolo, e affida all’ingegnere Carlo Maurizio Vigna il progetto per la costruzione della chiesa.
L’edificio è di dimensioni contenute con una facciata neoclassica movimentata da due colonne, ai vertici delle quali svettano le statue dei Santi Processo e Martiniano a cui l’antica chiesa era dedicata. Sul portale di accesso un bassorilievo effigia la presentazione di Gesù al tempio, mentre sul timpano si scorge il simbolo della confraternita del Santissimo nome di Gesù, l’orifiamma, l’ostia con i raggi e al centro l’acronimo IHS.
L’interno della chiesa in origine era ad un’unica navata, rimaneggiamenti successivi la portano allo stato attuale, tre navate, senza cappelle laterali. Gli interni sono molto semplici, dell’antica chiesa sono rimasti il leggio ed il confessionale. Affisse alle pareti laterali pregevoli dipinti rappresentanti le quattordici stazioni della via Crucis. Il resto delle pareti è sostanzialmente spoglio, l’unico movimento è dato da un grande altare in marmo policromo, situato nella navata di destra con al centro la statua di Maria Addolorata. L’altare maggiore, anch’esso in marmo policromo, è sovrastato da grandi tele dove vi sono rappresentati scene di vita di Gesù, copie di pitture seicentesche di proprietà della confraternita, commissionate dalla stessa nell’800.
Chiesa del Santissimo nome di Gesù
Simbolo ricorrente nella chiesa dedicata al Santissimo nome di Gesù è l’orifiamma, emblema della stessa confraternita. Oltre alla facciata, lo si ritrova nel piccolo affresco del soffitto del presbiterio, nelle decorazioni dell’organo e in uno medaglioni affrescati sul soffitto della navata centrale dove si vede San Bernardo da Siena che ascende al cielo con a fianco un angelo intento a dipingere sullo stendardo della confraternita l’orifiamma.
È una chiesa piccola e semplice senza particolari altisonanti, ma con un notevole passato alle spalle. Un angolo di silenzio nel caotico traffico di Corso Regina Margherita, all’ altezza del numero 70.