Siamo nel 1623, Carlo Emanuele I di Savoia fa arrivare nella città di Torino l’ordine dei Minimi di San Francesco da Paola per contrastare l’eresia, intanto Vittorio Amedeo I di Savoia e Maria Cristina di Borbone, sposati ormai da quattro anni, non riescono a dare alla luce un erede al trono e stanno perdendo le speranze. Pronunciano un voto, invocano a San Francesco da Paola, patrono delle coppie speranzose di procreare, la grazia di un figlio; a completamento del voto donano ai frati da poco giunti nella capitale un terreno per costruirvi chiesa e convento.
Il progetto dell’edificio è attribuito al padre Andrea Costaguta ed i lavori iniziano nel 1632. Una navata unica con volte a botte lunettata su cui si affacciano sei cappelle laterali che contengono altrettanti altari, patronato delle nobili famiglie legate alla corte dei Savoia.
Chiesa di San Francesco da Paola
Nella prima cappella di sinistra, voluta da Anna Maria d’Orleans e dedicata alla patrona di Parigi Santa Genoveffa, sopra l’altare attribuito a Carlo Emanuele Lanfranchi, troviamo la pala di fine XVII secolo raffigurante la Santa, opera di Daniel Seyter.
La terza cappella è dedicata alla Vergine; commissionata dal Cardinal Maurizio di Savoia, presenta un importante altare con la statua della Madonna del Buon Soccorso realizzato da Tommaso Carlone nel 1655; la tradizione vuole che il Cardinale abbia fatto costruire la cappella nel 1654 per conservarvi il proprio cuore.
La prima cappella di destra custodisce il sepolcro dei marchesi Morozzo della Rocca, mentre nella seconda il “monumento di Tomaso e Marcantonio Graneri e l’Arcangelo Michele” opera di Stefano Maria Legnani.
L’imponente altare maggiore è opera dello scultore luganese Tommaso Carlone su disegno di Amedeo di Castellamonte: All’apice lo stemma partito di Vittorio Amedeo di Savoia e Maria Cristina di Francia e la dedica di quest’ultima a San Francesco da Paola; al centro dell’altare la tela di Charles-Claude Dauphin raffigurante Francesco Giacinto e Carlo Emanuele al cospetto di San Francesco da Paola portato in gloria, sempre di Charles-Claude Dauphin le tele nella zona absidale.
Di notevole fattura il pulpito e le acquasantiere realizzate da Tommaso Carlone, e la cantoria.
La facciata realizzata dai maestri luganesi Martino Solaro e Giacomo Papa nel 1667 è composta da due ordini sovrapposti di lesene sovrastati da un frontone triangolare, sul portone di accesso campeggia lo stemma di Vittorio Amedeo I di Savoia e Maria Cristina di Francia; il tratto di via Po corrispondente alla facciata risulta l’unico in cui i portici si interrompono.
I numerosi simboli e stemmi ducali presenti nella chiesa la collocano tra le chiese finanziate o fatte costruire dai Savoia per esprimere la propria devozione; così come la chiesa di San Carlo anche la chiesa di San Francesco da Paola diventa il centro favorito per gli investimenti devozionali e artistici della nobiltà torinese.
Indirizzo
via Po, 16