Passeggiando in via Santa Teresa, inglobata tra gli edifici signorili, con difficoltà, si scorge la facciata di una piccola chiesa.
Entrando, nonostante le esigue dimensioni, si viene colti da un trionfo di stucchi e dorature che rendono l’interno tutto un luccichio.
La Chiesa di San Giuseppe è stata costruita su una preesistente adiacente il Monastero delle monache del SS.mo Crocifisso dai Camilliani, ordine fondato da Camillo De Lellis nel 1591, fatte venire nella Città Torino da Maria Cristina di Francia nel 1678 per assistere i moribondi.
La trasformazione della Chiesa iniziata nel 1683 è attribuita all’architetto Carlo Emanuele Lanfranchi; in stile barocco, ha pianta a croce latina con due cappelle maggiori, un piccolo presbiterio ed una cupola, interamente affrescata, con un lanternino al centro.
La chiesa di San Giuseppe
Oltre alle innumerevoli dorature ed alla cantoria anch’essa riccamente scolpita e completamente dorata, è possibile ammirare l’altare maggiore realizzato da Giovanni Battista Trucchi di Levaldigi datato 1696 dove, al centro, è collocata la pala raffigurante il “Transito di San Giuseppe” di Sebastiano Taricco.
Da notare anche la tela opera di Michele Antonio Milocco che ritrae “San Camillo con la Vergine” della prima metà del XVIII secolo. Molto belle le statue di San Giovanni Battista e della Maddalena.
La facciata interamente affrescata fu sostituita dall’attuale nel 1909.
Piuttosto spoglia si presenta con una parte superiore terminante in un troncone triangolare decorato da una finestra ovale contornata di putti e ghirlande e con capitelli ornati dal simbolo dell’ordine; la parte inferiore, ancora più spartana, da spazio solamente al semplice portale d’acceso.