Chiesa di San Michele

Chiesa di San Michele

La chiesa primitiva fu costruita nell’XI secolo nei pressi di Porta Palazzo e dipendeva dall’abbazia di San Michele della Chiusa, vi furono diversi insediamenti di ordini religiosi fino all’arrivo dei Trinitari Scalzi della redenzione degli Schiavi che ottennero la chiesa da Madama Reale nel 1675. Prima l’edificio era utilizzato come rifugio da parte di tutti i regolari che giungevano nella Città di Torino e non avevano altro posto dove officiare.
Con il rifacimento della via d’Italia (attuale via Milano) la Chiesa di San Michele dovette essere abbattuta ed i padri scelsero dapprima come sede Casa Ropolo, vicino a piazza Carlina e, successivamente, divenuta insufficiente, l’isolato di San Pasquale dove Pietro Bonvicini stava realizzando le tessiture di lusso.

La chiesa di San Michele

La chiesa di San Michele, come la conosciamo oggi, è stata edificata da Pietro Bonvicini tra il 1784 e il 1788-91 per conto dei Padri Trinitari di San Michele.
L’edificio a pianta esagonale è ispirato ad uno stile vittoriano, pulito in modo particolare nelle decorazioni. L’interno è un alternarsi di colonne e lesene illuminato dalle finestre sferiche situate nelle cappelle laterali.
Nel progetto iniziale la facciata era composta di statue e colonne ma nella realizzazione sono state eliminate dando alla chiesa un aspetto assai semplificato.

Nel 1801 i Trinitari furono trasferiti e la chiesa fu destinata ad accogliere l’Ospizio delle Puerpere detto della Maternità; passato successivamente al Comune di Torino fu gravemente danneggiato durante il conflitto della seconda guerra mondiale.
Restaurata nel 1967 oggi la chiesa è concessa ai cattolici di rito bizantino.

 

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