Lo scultore Davide Calandra nasce a Torino il 21 ottobre 1856 e trascorre la sua ‘giovane età‘ in un ambiente culturalmente ricco e fecondo.
Il padre avvicina i figli ad ogni forma di cultura e di arte, il fratello Edoardo Calandra diventa un affermato scrittore e Davide Calandra uno dei più richiesti scultori dell’ambiente torinese.
Il giovane Calandra frequenta l’Accademia Albertina affidandosi agli insegnamenti di Odoardo Tabacchi ed Alfonso Balzico e già dal 1880 inizia ad affermarsi esponendo alcune sue opere alla IV Esposizione Nazionale delle Belle Arti.
Nei primi anni della sua attività le sculture di Davide Calandra sono legate più alla moda del momento che non alla propria ispirazione, piccole figure romantiche, realizzate con diverse materie, finalizzate ad impreziosire i salotti della Torino del primo novecento.
Successivamente, ispirato al verismo si dedica alla realizzazione di sculture più importanti e maestose, opere monumentali come i monumenti a Garibaldi di Parma e di Napoli, ad Umberto I a Villa Borghese, a Bartolomé Mitre a Buenos Aires e, ancora, il grande rilievo in bronzo raffigurante “l’Apoteosi di casa Savoia” nell’aula del Parlamento a Roma.
Realizza diversi monumenti funebri ed alcune sculture sacre come la statua bronzea di Benedetto Cottolengo che si trova nella chiesa del Corpus Domini di Torino. Realizza anche alcune monete d’argento da 1, 2 e 5 lire, coniate durante il periodo di reggenza di Vittorio Emanuele III.
Trova ispirazione per le sue sculture nella campagna cuneese, dove amava soggiornare per lunghi periodi, utilizzando preferibilmente soggetti reali, sia uomini che animali, prediligendo il cavallo, animale che ama particolarmente.
Davide Calandra realizzza il monumento al Principe Amedeo di Savoia duca d’Aosta
Per la città di Torino realizza una delle sue opere più riuscite, il monumento al Principe Amedeo di Savoia duca d’Aosta che si trova nel Parco del Valentino; impressionante la plasticità del cavallo, ricco di dettagli il basamento dove emerge la grande passione di Calandra per l’animale e per le figure militari.
Sempre a Torino realizza, con Enrico Bonicelli, il progetto architettonico del palazzo espositivo della Società Promotrice delle Belle Arti, al parco del Valentino.