Ligure di nascita (Oneglia 21 ottobre 1846), torinese d’adozione, Edmondo De Amicis arriva nella Città di Torino nel 1862 dove frequenta il liceo per un breve periodo. Gli studi furono interrotti quando fece ingresso nella Scuola Militare di Modena per intraprendere la carriera militare combattendo nell’esercito Sabaudo.
Dopo la sconfitta dei Savoia a Custoza, De Amicis abbandona l’esercito per dedicarsi interamente alla scrittura. Torna a Torino nel 1879 dove alloggia prima presso Palazzo Perini in Piazza San Martino e poi in Via Pietro Micca.
A Torino lo scrittore scrive il suo capolavoro “CUORE” , ispirato dalla vita scolastica dei suoi due figli. Già famoso per i suoi scritti relativi alla vita militare e ai suoi libri-diari di viaggio, il romanzo lo porta ai vertici della letteratura italiana.
Al suo libro più famoso seguirono “Il romanzo di un maestro” dal quale fu tratto lo sceneggiato televisivo omonimo, “Amore e ginnastica” che ispirò il film omonimo, “Sull’oceano” che narra la vita dei poverissimi emigranti italiani e numerosi articoli di ispirazione socialista raccolti poi nel libro “Questione sociale”.
Edmondo De Amicis
Nel 1899 Edmondo De Amicis pubblica “La carrozza di tutti”, una serie di vicende umane e sociali raccontate dall’io narrante.
De Amicis per un anno percorre quotidianamente la Città di Torino sull’Omnibus* raccogliendo aneddoti, storie e vicende di individui diversi, accomunati dalla necessità dello spostamento.
Una micro comunità itinerante dove quotidianamente si incontrano tutti gli strati sociali, operai, nobiltà, prostitute, borghesi, sindaci e accattoni ed emergono i contrasti tra generazioni e classi.
Anche se considerato una delle opere minori dello scrittore, il romanzo è un’avventura ed un libro di viaggi per Torino.
Diviso in dodici capitoli, uno per ogni mese dell’anno, il romanzo è uno spaccato dell’epoca di notevole caratura dove traspare l’amore dello scrittore per la Città di Torino.
Gli ultimi anni di vita di Edmondo De Amicis furono segnati dalla scomparsa della madre, dal rapporto conflittuoso con la moglie ma soprattutto dal suicidio del figlio maggiore.
De Amicis ricomincia a viaggiare per l’Italia passando per Firenze, la Sicilia ed infine la sua terra natale la Liguria dove morì l’11 marzo 1908.
L’artista è sepolto nel Cimitero monumentale della Città di Torino.
Dal 1923, in piazza Carlo Felice esiste un monumento dedicato allo scrittore opera dell’ artista Rubino.
Se volete proseguire la conoscenza di Edmondo De Amicis potete leggere la pagina ‘EDMONDO DE AMICIS E IL SUO LIBRO CUORE‘, oppure scoprire dove ha scritto ‘ALLE PORTE D’ITALIA‘
* Omnibus, mezzo di trasporto pubblico trainato da cavalli