In Italia, simbolo della Pasqua per antonomasia, ma perché? e perché il cioccolato? Andiamo per ordine.
L’uovo ha rappresentato da sempre il simbolo della rinascita e del rinnovamento della vita nel momento in cui gli uccelli si accingevano alla preparazione del nido per la deposizione delle uova, l’inverno ed il freddo erano terminati ed i campi potevano nuovamente essere approntati per la semina. “Omne vivum ex ovo” dicevano gli antichi romani che usavano seppellire un uovo dipinto di rosso nei campi come rito propiziatorio per il buon esito del raccolto.
L’abitudine di regalare uova risale a circa 5000 anni fa. I persiani festeggiavano l’arrivo della primavera con riti per la fecondità ed il rinnovamento della natura e per l’occasione usavano scambiarsi uova quale segno di benvenuto alla nuova stagione. L’ abitudine continuò con gli antichi egizi, che consideravano il passaggio alla nuova stagione come l’inizio del nuovo anno. Anche per i greci ed i cinesi lo scambio di uova era un augurio di buon auspicio. Con l’avvento del Cristianesimo alcune tradizioni pagane vennero riprese ricomponendole nella chiave del Cristo risorto; l’uovo che sembra inanimato rappresenta il sepolcro nel quale era stato Gesù, all’interno la nuova vita pronta a sbocciare. Non a caso la Pasqua si festeggia durante il periodo di passaggio dalla stagione della quiescenza dei campi a quello del rinnovamento della natura.
Nel Medioevo nacquero le prime uova decorate che venivano donate ai servitori, successivamente lo scambio delle uova acquisì simbolismi diversi, ma sempre propiziatori, divennero un dono tra innamorati, una promessa, un trofeo nei Caroselli. Sempre nel Medioevo vennero fabbricate le prime uova artificiali, rivestite in materiali preziosi come platino, oro e argento, ovviamente ad esclusivo beneficio delle classi nobiliari: tra il 1272 ed il 1307 Edoardo I d’Inghilterra fece fabbricare circa 450 uova placcate in oro da regalare durante la Pasqua.
Molto più recente, risale al 1883, la famosa creazione di Fabergé; commissionato dallo zar Alessandro III per la zarina Maria, l’orafo creò il primo uovo in platino smaltato bianco che conteneva un altro uovo in oro e ancora all’interno una miniatura della corona imperiale ed un pulcino sempre in oro.
Uovo di Pasqua
Oggi il rito dello scambio dell’uovo continua a rivestire un ruolo simbolico durante il periodo della Pasqua in tante culture, anche se con riti e celebrazioni differenti a seconda delle comunità.
Dal XX secolo è andato sempre più affermandosi l’uso delle uova di cioccolato in diversi paesi europei come Inghilterra,Germania, Francia ed Italia.
Le uova vennero per la prima volta ricoperte di cioccolato durante il regno di Luigi XIV (1638-1715) ma fu nel 1725 a Torino che la vedova Giambone ebbe l’ idea di riempire alcuni gusci vuoti con del cioccolato liquido e le espose nella vetrina del negozio insieme alla sua gallina (ruspante), come per dire “la mia gallina fa le uova di cioccolato“. Aveva dato vita alle prime uova pasquali di cioccolato della storia.
La produzione delle uova di Pasqua come le conosciamo oggi avvenne nel 1875 da parte del mastro cioccolatiere inglese John Cadbury nel 1875, ma ancora una volta a Torino nel 1920 la Casa Sartorio brevetta il sistema per modellare le forme vuote per le uova di pasqua; stampi a cerniera chiusi che, grazie al movimento rotatorio di una macchina, permettono al cioccolato di distendersi su tutta la superficie interna in modo uniforme.
Nel 1927 le uova di Pasqua al cioccolato diventano di gran moda e dopo oltre ottanta anni continuano ad esserlo.