La casa del Pingone, Cà ‘d Monsù Pingön

La casa del Pingone, Cà 'd Monsù Pingön

Non sono molti gli edifici medievali visibili a Torino, uno di questi e la Casa del Pingone ( Cà ‘d Monsù Pingön).
Si trova davanti al Duomo verso le Porte Palatine, è un edificio costruito nel quindicesimo secolo rimaneggiato più volte tra seicento e settecento inglobando al suo interno l’unica torre medievale ancora visibile in città. Sulla torre è ancora ben distinguibile la merlatura ghibellina anche se sormontata da una nuova copertura.
Sulla facciata di via Porta palatina si scorgono i resti di finestre a crociera cinquecentesche, l’ultimo piano è costituito da un loggiato di archi a tutto sesto mentre all’interno sono presenti pitture murali con grottesche e soffitti lignei riccamente decorati.

Casa del Pingone

Nel sedicesimo secolo l’edificio fu la dimora di Emanuele Filiberto Pingone originario di Chambery.
Laureatosi in legge all’università di Padova a soli ventiquattro anni prestò servizio presso casa Savoia sotto Carlo III come diplomatico. Successivamente, dopo un periodo trascorso in Francia si stabilì a Torino e tornò nuovamente alla corte sabauda a servizio del Duca Emanuele Filiberto di Savoia svolgendo il ruolo di ambasciatore a Nizza prima, e successivamente, su volere del Duca divenne uno dei maggiori genealogisti di corte realizzando una delle prime mappe genealogiche di casa Savoia.
Di fondamentale importanza anche la sua opera storica “Augusta Taurinorum” che comprendeva una delle prime mappe complete della città di Torino disegnata dal pittore fiammingo Charracha.
Morì a Torino il 10 aprile 1582 all’età di cinquantasette anni e fu sepolto nella chiesa di San Domenico.

Curiosità: Durante i restauri del 2000 nei sotterranei del fabbricato sono venute alla luce numerose tracce di abitazioni romane.

 

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