Mancavano pochi minuti alla benedizione della grande statua in bronzo dedicata alla Madonna dei Lavoratori e il vescovo di Lourdes monsignor Théas, rivolgendosi in francese alle migliaia di torinesi che si accalcavano lungo la strada che porta al Monte dei Cappuccini, ebbe a domandarsi se si trovasse a Torino o dinnanzi alla grotta di Lourdes.
Sul piccolo palco allestito erano presenti le maggiori autorità della città , il sindaco di Torino Peyron, i presidenti della provincia, della Corte d’Appello, della SIP e della FIAT, il prefetto di Torino, il procuratore generale, il questore, gli assessori del comune, molti parlamentari giunti da Roma e gli assessori del comune.
La statua era ancora coperta, ma la cancellata che fino a due anni prima chiudeva l’ingresso della grotta di Lourdes era visibile e attirava gli sguardi e l’attenzione di tutti. La preziosa protezione era stata donata ai Lavoratori della Fiat nel 1958, proprio dal vescovo di Lourdes che oggi presenziava alla cerimonia, e da oggi avrebbe protetto i Torinesi e la Madonna dei Lavoratori, la grande e longilinea statua voluta dei lavoratori torinesi e dedicata alla Madonna Immacolata.
Tolto il velo e benedetta la statua il cardinale Fossati si rivolse al Sindaco dicendo «…il simulacro, perché lo voglia accettare non soltanto come ornamento della città, ma anche come invito perenne perché la Madonna sia generosa delle sue benedizioni…» e lui, dopo aver ringraziato rispose con l’augurio che «…questo simbolo della pietà possa rappresentare protezione e difesa per tutti…»
A rendere più solenne l’inaugurazione della grande statua posizionata al lato della chiesa di Santa Maria al Monte, alle 12, in filodiffusione, dagli altoparlanti usci la voce del pontefice Giovanni XXIII:
«…Ci piace immaginarvi diletti figli raccolti sulle pendici del colle, su cui la primavera distende i suoi primi colori… L’antica cancellata della grotta, donata agli operai torinesi, è stata collocata su questo colle, sicché il messaggio di Massabielle rimarrà legato in modo anche visibile all’immagine mite e benedicente della Madonna, che d’ora innanzi guarderà verso la città di Torino a proteggere chi prega, chi soffre, chi lavora…»
Per tutta la giornata una lunga fiumana di persone si recò in pellegrinaggio per chiedere almeno una grazia alla Madonna…
… ma chi c’era oggi ricorda il lungo corteo di 20000 fiaccole luminose che da corso Moncalieri si allungava senza sosta fino alla vetta del monte dei cappuccini…
Era il 27 marzo 1960!