Mancavano pochi minuti alla benedizione della grande statua in bronzo dedicata alla Madonna dei Lavoratori e il vescovo di Lourdes monsignor Théas, rivolgendosi in francese alle migliaia di torinesi che si accalcavano lungo la strada che porta al Monte dei Cappuccini, ebbe a domandarsi se si trovasse a Torino o dinnanzi alla grotta di Lourdes.
Sul piccolo palco allestito erano presenti le maggiori autorità della città , il sindaco di Torino Peyron, i presidenti della provincia, della Corte d’Appello, della SIP e della FIAT, il prefetto di Torino, il procuratore generale, il questore, gli assessori del comune, molti parlamentari giunti da Roma e gli assessori del comune.
«…Ci piace immaginarvi diletti figli raccolti sulle pendici del colle, su cui la primavera distende i suoi primi colori… L’antica cancellata della grotta, donata agli operai torinesi, è stata collocata su questo colle, sicché il messaggio di Massabielle rimarrà legato in modo anche visibile all’immagine mite e benedicente della Madonna, che d’ora innanzi guarderà verso la città di Torino a proteggere chi prega, chi soffre, chi lavora…»
Per tutta la giornata una lunga fiumana di persone si recò in pellegrinaggio per chiedere almeno una grazia alla Madonna…
… ma chi c’era oggi ricorda il lungo corteo di 20000 fiaccole luminose che da corso Moncalieri si allungava senza sosta fino alla vetta del monte dei cappuccini…
Era il 27 marzo 1960!