Un fosco cavaliere mascherato indossato il suo mantello nero bordato di rosso vaga al galoppo della sua cavalcatura anch’essa nera al parco della Tesoriera conosciuto dai torinesi più maliziosi con il nome di Giardin dël diav.
A quanto pare il misterioso cavaliere è il fantasma del “povero ricco” tesoriere Ajmo Ferrero di Cocconato, colui che fece costruire la villa e che morì solo tre anni dopo averne preso possesso, sembrerebbe che in una particolare occasione il fiero cavallo si sia infuriato ed abbia lasciato il segno di uno zoccolo sul tronco di uno degli alberi del parco.
E non è tutto….
All’interno della villa sembra vaghi l’anima di una bellissima dama francese, probabilmente un’amante del tesoriere, e che nella desolazione delle giornate invernali nel parco è possibile vedere un’altalena muoversi di continuo ed il cigolio della catena sembra un costante lamento.
La villa della Tesoriera
La villa della tesoriera fu fatta costruire da Ajmo Ferrero di Cocconato, consigliere di Stato e tesoriere generale dello Stato sabaudo di qua dai monti; i lavori furono affidati all’architetto Jacopo Maggi e l’inaugurazione della villa avvenne nel 1715 alla presenza di Vittorio Amedeo II. Come abbiamo già detto Ajmo Ferrero morì dopo soli tre anni e la villa fu ereditata dalla moglie, ma per problemi finanziari fu costretta a vendere la proprietà poco dopo; successivamente l’edificio passò nelle mani di diversi proprietari, alcuni di essi apportarono modifiche importanti sia alla struttura dell’edificio che al parco. Nel 1846 i marchesi di Sartirana fecero ampliare la villa, fu edificata l’ala est e fu costruito un nuovo scalone che portava ai piani superiori e lo stabile fu adibito a museo di ornitologia.
Nel 1934 l’edificio, che frattanto aveva preso il nome di villa Sartirana, fu ereditata dal principe Amedeo Umberto di Savoia duca d’Aosta che commissionò importanti lavori di adeguamento e di restauro nonché la costruzione dell’ala ovest.
La villa diventa di proprietà comunale nel 1971 ed i locali destinati ad uso pubblico. Nel 1981 fu inaugurata la nuova sede della prima ed unica biblioteca civica specializzata in musica d’Italia (prima in via Rossini 8)
La villa si presenta come una piccola reggia all’interno di un parco di circa 75.000 metri quadrati con un ampio prato verde alla francese ed una ricca varietà di specie arboree, arbusti e fiori.
Vicino all’ingresso troneggia il “Platano Matusalemme”, con una circonferenza di 6 metri e mezzo è stato piantato nel 1715 ed è l’albero più vecchio di tutta Torino