Alcune monete, semi di riso, grissini, vino Barbera, i numeri 141 e 142 della Gazzetta del Popolo e una copia delle Leggi Siccardi. Cosa li accomuna?
Sono contenuti all’interno della prima pietra posata il 17 giugno 1852 per l’erezione del monumento che rappresenta l’abolizione del foro ecclesiastico e la conseguente soppressione dei tribunali ecclesiastici che sottraevano il clero alla giustizia civile.
Promotore della Legge fu Giuseppe Siccardi, Guardasigilli, Ministro di Giustizia e Senatore del Regno di Piemonte che incontrò forti oppositori nell’approvazione della Legge tra cui la Santa Sede stessa.
Vittorio Emanuele II non si lasciò smuovere e la Legge Siccardi fu approvata dal Senato il 9 aprile 1850.
Il maggiore contestatore della Legge in questione fu l’arcivescovo di Torino marchese Luigi Fransoni, che si adoperò per infiammare gli animi dei parroci per contraddire la Legge appena approvata. L’intollerante prelato fu portato in tribunale dove fu condannato ad ammenda e ad un mese di carcere.
Il progetto dell’opera è del pittore Luigi Quarenghi:
L’obelisco, con i suoi ventun metri di altezza svetta al centro di piazza Paesana (oggi piazza Savoia) ed è realizzato in granito rosso di Baveno poggiato su un piedistallo a gradinata.
Sulle 4 facciate sono incisi i nomi degli ottocento comuni firmatari della Legge.
A nord del basamento vi è inciso “la legge è uguale per tutti” e a sud “abolito da Legge IX aprile MDCCCL il foro ecclesiastico popolo e municipio questo monumento posero”.
L’obelisco è stato inaugurato il 23 novembre 1853.
INDIRIZZO
piazza Savoia
[penci_blockquote style=”style-3″ align=”none” author=””]letture sulla Legge Siccardi
- Legge Siccardi Sull’abolizione del Foro E Delle Immunita Ecclesiastiche Tornate del Parlamento Subalpino.
- Osservazioni Sulla Legge Siccardi Promulgata in Piemonte Nel 9 Aprile 1850
[/penci_blockquote]