Capita che delle volte si ha la necessità di immergersi in qualcosa di diverso e coinvolgente, qualcosa che ci porti in una dimensione diversa da quella che percepiamo quotidianamente, quella che suscita in noi emozioni, ricordi e tranquillità.
La musica, come sappiamo, ha questa capacità e abbiamo approfittato dell’occasione facendo un salto al Blah Blah e assistere al concerto di Loscil e FieldHead.
Foto Report
LOSCIL
Loscil, “the looping oscillator”, è il progetto di musica ambientale del canadese Scott Morgan, già batterista della band indie-rock Destroyer.
Ispirato dalal grande musica rock ed elettronica tedesca degli anni 70, soprattutto dei Cluster, così come dal minimalismo e dalla musica per film le composizioni di Loscil si snodano in robusti soundscapes elaborati in ambiente Max e con occasionali strumenti acustici ed ha all’attivo sei album realizzati per la storica etichetta Kranky di Chicago.
FIELDHEAD
Fieldhead ovvero Paul Elam da vita a desolati paesaggi sonori accompagnati dal violino di Elaine Reynolds ed immersi nel rumore di fondo dei nastri analogici.