Emanuele Filiberto I di Savoia, nato a Chambery l’8 luglio del 1528, è una figura determinante per la storia della Città di Torino. A lui si deve la trasformazione di quello che era un borgo a capitale di un Regno che è stato capace di influenzare le decisioni politiche europee per molti secoli.
Il territorio dove sorge la Città di Torino ha sempre avuto una notevole importanza strategica per la sua posizione a ridosso delle Alpi, all’imbocco della Val di Susa e la prossimità ai fiumi Po e Dora. Non a caso, 2000 anni fa, i Romani decisero di insediare in questa posizione il loro Castrum che sarebbe diventato la città ‘Augusta Taurinorum’.
1500 anni dopo, il 7 febbraio del 1563, Emanuele Filiberto I decide di sfruttare le caratteristiche strategiche e politiche della città trasferendo la capitale del suo Ducato di Savoia da Chambery a Torino,
La decisione, che ha dato inizio alla costruzione della Città di Torino come la conosciamo oggi, è stato un trasferimento fondamentale per le politiche di quegli anni, che vedevano Francia e Spagna in conflitto per le loro politiche espansionistiche nel Nord Italia.
Nel 1536 i francesi occuparono e distrussero le abbazie e i borghi extraurbani di Torino e il Ducato di Savoia retto da Carlo II. Nel 1557, il figlio Emanuele Filiberto, alleatosi con gli spagnoli, esce vittorioso dalla battaglia di San Quintino sconfiggendo le truppe francesi guidate da Gaspard de Coligny e grazie alla pace di Cateau Cambresis (1559) il Piemonte passò al Ducato di Savoia.
A capo di un ducato accresciuto e di una nuova capitale, Emanuele Filiberto I di Savoia accentra tutto il potere nella corona.
Abolisce l’uso del latino favorendo l’adozione della lingua volgare, allestisce un piccolo ma funzionale esercito, fortifica la città di Torino e trasforma il ducato dei Savoia in un vero e proprio stato.
La radicale trasformazione della città di Torino influisce sulla popolazione che aumenta fino ai 20000 abitanti consentendo a Emanuele Filiberto di abolire la servitù della gleba e cercare nuovi artigiani e coloni immigranti.
Emanuele Filiberto I
Nel 1831, il suo discendente Carlo Alberto ordina la costruzione di un monumento dedicato ad Emanuele Filiberto I di Savoia ed affida a Carlo Marochetti la realizzazione di un opera che diventerà nel XX secolo immagine stessa della Città di Torino.
Il ‘Caval ëd Brons‘, inaugurato in piazza San Carlo il 4 novembre 1838, è una magistrale opera d’arte composta dalla statua in bronzo realizzata a Parigi dallo stesso Marochetti e da un basamento realizzato a Torino da Bonsignore.
Curiosità:
- Emanuele Filiberto I era detto“testa ad fër” per il suo grande ingegno e per la capacità di sostenere discorsi in qualunque campo senza avere una conoscenza troppo specifica nell’ambito.
- Durante la seconda guerra mondiale, per proteggerlo da possibili attacchi aerei e combattimenti in Città, il monumento fu trasferito a Santena all’interno del castello dei Benso di Cavour.