Eroico nelle battaglie della patria, prodigioso nei quotidiani cimenti, si erge il Carabiniere, specchio d’invitta fede, al cenno di sei re con un sol cuore dal Piemonte a Roma. Nell’ammirarlo è voce di gloriosa storia, nell’onorarlo è altissima scuola per tutte le generazioni di un Popolo forte. Gli ITALIANI unanimi- MCMXXXIII ( Epigrafe di Paolo Boselli).
Il monumento nazionale al carabiniere, situato a Torino presso i verdi giardini di Palazzo Reale, venne scolpito dallo scultore Edoardo Rubino e inaugurato il 22 Ottobre 1933.
L’opera venne commissionata da Maria Letizia Bonaparte, moglie del Principe Amedeo Duca d’Aosta, per commemorare l’arma dei carabinieri.
In tutta Torino non c’era un monumento che commemorasse il corpo d’arme dei carabinieri, così la consorte del Duca d’Aosta lanciò una sottoscrizione per recuperare i fondi per erigere il monumento.
Il giorno dell’inaugurazione furono presenti il re, autorità militari e l’Arma dei Carabinieri, che quel giorno organizzò un raduno nazionale.
Lo scultore piemontese Rubino organizzò il complesso scultoreo in tre parti:
-podio dove sono rappresentati, con altorilievi bronzei, i compiti principali svolti dai Carabinieri in pace e in guerra;
-una statua che raffigura un carabiniere;
-un pilastro sulla sommità, rappresentante un gruppo scultoreo che idealizza il giuramento dell’Arma.
Durante la II guerra mondiale il complesso, subiti gravi danni a causa dei bombardamenti aerei, venne ristrutturato al termine del conflitto e il 15 settembre del 1948, sotto la presidenza di Luigi Einaudi, venne inaugurato.
Monumento Nazionale al Carabiniere
Viale dei Partigiani