Pier Carlo Boggio, un uomo del Risorgimento

Pier Carlo Boggio, un uomo del Risorgimento

Sono molti personaggi che hanno contribuito all’unità d’Italia, alcuni nomi sono particolarmente noti, altri nonostante l’ importanza strategica o politica lo sono molto meno.
Pier Carlo Boggio  è stato uno dei fondatori del Risorgimento italiano, uomo politico, patriota, giornalista, scrittore e professore di diritto costituzionale all’ateneo di Torino.

Nato a Torino il 3 febbraio 1827 inizia suoi studi in Svizzera, dove il padre era esule, per completarli a Torino; si trasferisce a Parigi nel 1846 dove inizia la sua carriera giornalistica presso “La gazzetta italiana” edita dalla principessa Belgioioso.
Pier Carlo Boggio rientra a Torino l’anno successivo, invitato da Cavour, per fondare “Il Risorgimento” di cui diventa poi direttore e dove Boggio difese più volte le idee dello statista.
Negli anni successivi diventa direttore di altre testate giornalistiche tra cui “La discussione” da lui fondata.

Nel 1859 gli viene affidata all’Università di Torino, la cattedra di Diritto Costituzionale, argomento che particolareggiò in diverse suo opere; degni di nota sono anche il testo che pubblicò sulla storia politico militare della guerra d’indipendenza e quelli sui rapporti tra Chiesa eStato.

Pier Carlo Boggio

La carriera politica di Pier Carlo Boggio inizia nel 1858, viene eletto deputato nei liberali moderati, a destra, dove rimane fino alla sua morte.
Come politico collaborò con Vittorio Emanuele II e Mazzini per liberare il Veneto dall’impero austriaco; nel 1865 fu inviato a Roma dove ebbe un fondamentale incontro con Pio IX per studiare l’opportunità di risolvere la “questione romana”, argomento di cui si occupò durante tutta la sua carriera di politico e di studioso.

Allo scoppio della terza guerra di indipendenza Pier Carlo Boggio si arruola volontario e viene assegnato allo Stato maggiore della nave ammiraglia “Re d Italia” come storiografo della compagnia navale dove perde la vita nel corso della la battaglia di Lissa il 20 luglio 1866 contro l’esercito austriaco.

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