Il Po e la Dora sono i due corsi d’acqua più importanti della città di Torino, un insieme di storie di un popolo che viveva dei fiumi, dei loro capricci e della loro forza.
La Dora rappresenta il fiume al femminile: imprevedibile, irruente e operosa, fin dal settecento cuore pulsante della nascita dell’industria torinese.
Il Po rappresenta la parte maschile: il suo lento scorrere, navigabile e pescoso, il fiume delle passeggiate e dei festeggiamenti in grande stile.
In pieno periodo fascista fu deciso il rifacimento del tratto di via Roma tra piazza San Carlo e la stazione di Porta Nuova con la costruzione di una piazza sul retro delle chiese di San Carlo e Santa Cristina.
Il progetto di Marcello Piacentini prevedeva la collocazione delle statue del Duce e di Vittorio Emanuele III di Savoia, ma fortunatamente l’idea venne scartata e prese forza l’idea di rappresentare i due fiumi più importanti della città di Torino. Venne indetto un concorso per giovani artisti e Umberto Baglioni vinse con il progetto che rappresentava i corsi d’acqua sotto forma di figure umane, un uomo barbuto con in mano alcune spighe di grano, ed una donna prosperosa con un frutto nella mano destra.
Po e Dora
Dopo l’inaugurazione delle due statue la piazza prese il nome di ‘piazza delle due fontane’ diventando tristemente nota per ospitare all’interno dell’ ‘Albergo Nazionale’ il comando della Gestapo.
La piazza cambiò nome in ‘piazza CLN‘, in omaggio al Comitato di Liberazione Nazionale all’ indomani del conflitto che porto alla liberazione dalla dittatura Nazi-Fascista.
È possibile visitare la città di Torino con itinerari più o meno tradizionali, uno di questi è il tour dei luoghi della settima arte: il cinema. Piazza CLN nel 1975 è stata la quinta scenografica, con le due statue sullo sfondo, di una delle scene iniziali del famosissimo film Profondo Rosso di Dario Argento