Quintino Sella, l’alpinista politico

Quintino Sella, l’alpinista politico

Quintino Sella nasce il 7 luglio 1827 nella borgata Sella presso il comune di Mosso.
Spinto dal padre ad intraprendere gli studi Ingegneria Idraulica, a vent’anni si laurea all’Università degli Studi di Torino e accetta una borsa di studio triennale per frequentare la famosa École des Mines di Parigi.
Successivamente il governo piemontese gli offre l’opportunità di visitare i maggiori siti mineralogici di Germania e Inghilterra, occasione che gli permette di perfezionarsi sia in campo tecnico che scientifico.
Nel 1852 Quintino Sella diviene professore di geometria e mineralogia presso il Regio Istituto Tecnico e poi  docente di matematica all’ Università degli Studi di Torino.
La sua passione per la mineralogia lo porta nel 1853 ad essere nominato responsabile del Distretto minerario della Savoia  e nel 1854  Ingegnere di 2° classe del Regio Corpo delle miniere e direttore del museo mineralogico del Regio Istituto Tecnico.

Nel 1860 entra nella vita politica piemontese, come deputato nella corrente di destra e più volte ricopre la carica di ministro delle Finanze, ponendosi come obiettivo primario il pareggio del bilancio statale che, anche se con misure fiscali antipopolari ma funzionali, riesce ad ottenere.
Durante il il suo mandato politico, con altri appassionati alpinisti come lui, il 23 ottobre 1863, fonda il Club Alpino Italiano ed è a capo della prima spedizione italiana che raggiunge la vetta del Monviso; ben tre rifugi alpini portano il suo nome, sul versante sud del Monte Bianco, sul Monviso e sul Felik  nelle Alpi Pennine.
A Quintino Sella è dedicato anche il Monte Sella nell’Isola Grande nella Terra del Fuoco.

Quintino Sella

La città di Torino ricorda l’illustre mineralogista con una statua che lo raffigura intento nello studio di un minerale, magari il “sellaite” un cloruro di magnesio, scoperto proprio da Quintino Sella nel 1868.
Il monumento, realizzato da Cesare Reduzzi, viene inaugurato all’interno del cortile della sede universitaria del Castello del Valentino nel 1894 e trasferito nell’omonimo parco nel 1932.

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