IN HONOREM SANCTI MAXIMI ORDO POPVLVSQUE TAVRINENSIS
Il primo vescovo della nostra città fu San Massimo di Torino vissuto nel quarto secolo d.c. considerato il fondatore dell’Archidiocesi Taurinensis nell’allora Julia Augusta Taurinorum.
Si impegnò particolarmente nella lotta contro la compravendita delle cariche ecclesiastiche e contro il paganesimo.
Durante la guida della diocesi, tra il 390 e il 420, fece erigere una chiesa sui resti di un tempio pagano dove successivamente fu costruita la chiesa della Consolata.
Nel 1843, vista l’esigenza di una nuova chiesa per gli abitanti della zona Borgo Nuovo, un regio biglietto stabilì l’erezione della nuova parrocchia tra i Giardini Cavour e l’Aiuola Balbo che fu dedicata a San Massimo.
Progettata dall’architetto Carlo Sada in collaborazione con il collega Giuseppe Leoni, l’edificazione fu iniziata nel 1849.
La Chiesa di San Massimo è una costruzione a navata unica a croce latina con una facciata di gusto neoclassico formata da un pronao corinzio con statue in marmo raffiguranti i quattro evangelisti.
L’imponente cupola alta 45 metri è stata affrescata da Paolo Emilio Volgari. Nel battistero, realizzato da Cesare Reduzzi, e collocata la Pala della Natività della Vergine opera del Legnanino, donata alla parrocchia dalla famiglia reale.
Nell’ abside l’affresco di Francesco Gonin raffigura San Massimo che predica ai torinesi. Nella cappella di San Giuda Taddeo e collocata la Pietà realizzata dallo scultore Salvatore Ravelli donata anche essa dai Savoia.
Questioni economiche ritardano il compimento dell’opera e l’inaugurazione avvenne solamente nel 1853.
Chiesa di San Massimo