La maestosa chiesa di Santa Barbara situata in pieno centro storico, tra via Assarotti e via Bertola, nasce dove prima sorgeva la chiesa di San Lorenzo.
Dopo il trasferimento della capitale nella città piemontese, Emanuele Filiberto di Savoia decide di ripristinare un po’ di cose che il re francese Francesco I aveva fatto abbattere per organizzare la difesa di Torino e resistere all’assedio spagnolo. Tra gli edifici abbattuti c’era la Basilica di San Solutore nei pressi della cittadella.
Poco distante dal luogo in cui si trovava la basilica, dove sono state scoperte le tombe dei martiri Solutore, Avventore e Ottavio (poi traslate nella chiesa dei Santissimi Martiri), il Duca fa edificare una chiesa dedicata a S. Lorenzo, santo del giorno nel quale il Emanuele Filiberto usce vittorioso dalla battaglia di San Quintino contro i francesi.
Successivamente la chiesa viene intitolata a Santa Barbara, con un cappellano militare come Rettore destinando l’edificio ai bisogni della guarnigione.
La chiesa di Santa Barbara
Con il crescere degli abitanti la chiesa diviene insufficiente e verso la metà del 1800, a seguito della nuova urbanizzazione del quartiere, l’edificio viene abbattuto e successivamente ricostruito poco distante.
Il disegno della nuova chiesa di Santa Barbara viene affidato all’architetto Pietro Carrera che realizza l’edificio in stile eclettico che ricorda il periodo greco-bizantino.
La facciata è preceduta da un piccolo giardino delimitato da una cancellata in ferro battuto. Sul portone principale di accesso vi è una statua centrale dedicata a Santa Barbara e due laterali rappresentanti San Solutore e San Massimo; sulle porte laterali altre due statue San Paolo e San Pietro, più in alto quelle del Beato Sebastiano Valfrè e del Beato Amedeo.
L’interno della chiesa è diviso in tre navate, sulla destra la prima cappella è consacrata alla Madonna di Pompei dove, incastonata da cornice marmorea, è presente una tela di Enrico Reffo “la Madonna del Rosario”.
Segue l’altare intitolato al Crocifisso e a Sant’Anna, dove è conservata una reliquia di San Leonardo Murialdo ed un suo busto realizzato da Anacleto Barbieri; il santo ha officiato nella chiesa di Santa Barbara per più di vent’anni.
Sulla sinistra la prima cappella è dedicata al Sacro Cuore di Gesù con un bel dipinto di Enrico Reffo.
L’altare maggiore in eleganti marmi pregiati è opera dello scultore Luigi Gerosa.
Nell’abside è conservato l’ovale che raffigura Santa Barbara realizzata da Giuseppe Monticelli.