La chiesa di Santa Maria della Scala è un importante edificio e luogo di culto all’ interno della zona storica della città di Moncalieri. Purtroppo, essendo lontana da quella che, almeno per me, è fastidiosamente chiamata zona aulica di Torino, difficilmente si parla di un edificio gotico che spicca per bellezza e contiene al suo interno importanti tracce della storia taurinense.
La sua semplicità, priva di sfarzose esagerazioni, ne fa un edificio unico che affascina per la sensazione che si respira all’ interno: nonostante i ripetuti rimaneggiamenti avvenuti nel corso dei secoli si respira un aria gotica, antica, capace di affascinare chiunque ha la determinazione di partire e dirigersi verso il piccolo colle che ha dato i natali alla città di Moncalieri.
Le origini della chiesa Santa Maria della Scala risalgono alla seconda metà del XIII secolo quando i paesani cominciano a raccogliere i fondi per edificare, in sostituzione di una cappella preesistente, un edificio sacro all’ altezza della sempre più importante Moncalieri.
I lavori cominciano ma proseguono a rilento per mancanza di fondi fino al 1318 quando il vescovo di Torino Teodisio Revelli, impegnato nella costruzione di moltissimi edifici sacri nei territori Taurinensi, interviene in modo decisivo con un importante sostegno economico, permettendo così di portare a termine i lavori.
Le esigenze quotidiane della comunità nel corso dei secoli hanno modificato l’ impianto originale della chiesa. Nel ‘400 viene aggiunta una quarta navata per far spazio alle cappelle sepolcrali e viene costruito un campanile in stile gotico che perderà la sua peculiarità nel 1730 quando verrà installato l’ orologio ancora oggi presente. Pochi anni dopo, nel 1749, viene distrutto l’abside che oggi ospita il grande organo ligneo ancora funzionante e da li a poco viene abbattuto l’abside sinistro per far spazio alla cappella della famiglia dei Lingotti. Nel 1844 viene costruita l’ importante cappella dedicata al S.S. Sacramento dando l’ attuale forma agli interni della chiesa che sarà restaurata negli anni ’60 del XX secolo valorizzando gli originali spazi.
La chiesa, oltre alle importanti opere del Milocco e del Beaumont, custodisce opere d’arte di notevole fattura: “Il compianto sul Cristo Morto” affascinante opera statuaria del ‘500, la stupenda statua di “Maria Clotilde di Savoia in preghiera” opera di Pietro Canonica, la preziosa ‘Urna d’argento‘ contenente i resti del Beato e patrono di Moncalieri ‘Bernardo di Baden Baden’ e altre opere sapientemente indicate e valorizzate dalla canonica.
È proprio all’ interno della chiesa di Santa Maria della Scala che avvennero i miracoli che portarono alla santificazione del beato Bernardo II di Baden. Durante le esequie avvenne la miracolosa guarigione di Cordero, storpio dalla nascita, e successivamente, in prossimità del sepolcro, avvennero altre guarigioni che diedero a Bernardo la beatificazione.
Curiosità:
Al suo interno, nel lontano 1496, fu sepolto il piccolo Carlo Giovanni Amedeo di Savoia, prematuramente morto all’ età di 6 anni cadendo dal letto.