Nel 1642 la Madama Reale Cristina di Francia fa dono ai Padri Carmelitani di un pezzo di terreno dove commissiona la costruzione di una chiesa e dell’attiguo convento dedicati a Santa Teresa d’Avila.
I lavori, affidati ad Andrea Costaguta, iniziano il 9 giugno 1642 e terminano nel 1672 sotto la guida di Alessandro Valperga.
La posizione e il prestigio della chiesa ha sempre attirato l’attenzione dell’aristocrazia torinese che ha provveduto a finanziare opere d’arte di prestigio per abbellire la chiesa.
Agli inizi del XVIII secolo viene riaperto il cantiere affidando la direzione dei lavori a Filippo Juvarra che completò la struttura e si occupò personalmente di molte decorazioni interne come i meravigliosi altari.
Nel 1764 il Cardinale Roero commissiona la realizzazione della facciata sulla base dei progetti di Carlo Filippo Aliberti, disegni chiaramente ispirati dalla Chiesa di Santa Cristina in piazza San Carlo.
Gli interni della chiesa sono innumerevoli e tutti di alto valore artistico grazie alla pregiata fattura ed a i nomi dei loro creatori: Corrado Giuaquinto, Luigi Vacca, Carlo Antonio Tantardini, Morgari, Simone Martinez, Giuseppe Sala, Stefano Maria Clemente, Sebastiano Conca, Giovanni Baratta, Perizzini, Bartolomeo Garavoglia , Pietro Piffetti.
Santa Teresa d’Avila
Il bombardamento di Torino del 1943 ferì gravemente la chiesa che subì notevoli danni e perse gli edifici attigui.
All’ offesa arrecata alla stupenda struttura, si è aggiunta una scellerata scelta edilizia: la costruzione è stata circondata di palazzi di discutibile gusto estetico che ne nascondono grandezza e maestosità.
Un’abitudine che ancora esiste.