Pochi anni dopo l’ arrivo della Sindone nella nostra città, nel 1598 nasce la confraternita del Santissimo Sudario di Torino con il beneplacito del Duca Carlo Emanuele I di Savoia capo e protettore della confraternita.
La confraternita ha come prima sede l’antica chiesa di San Pietro all’angolo tra la contrada di San Pier del Gallo (via Torquato Tasso) e via dei Mascara (via Conte Verde), dove rimarrà fino al 1727 anno in cui la chiesa di San Pietro verrà dismessa a causa del disfacimento della struttura. La confraternita del SS Sudario gli sopravvive trasferendosi provvisoriamente nella chiesa di Santa Maria di Piazza e l’anno successivo presso l’oratorio dello “Spedale de Pazzerelli”.
Esaudendo le indicazioni di Vittorio Amedeo II di Savoia che imponeva a tutte le confraternite della città di Torino di avere scopi caritatevoli e filantropici, la confraternita del SS Sudario si prende cura dei “pazzerelli”.
Chiesa del Santissimo Sudario
Sul terreno donato dal duca viene costruito dapprima il manicomio (nei pressi di porta Doranea in contrada del Partitore ora via San Domenico), successivamente, nel 1734, inizia la costruzione della chiesa su progetto dell’architetto Ignazio Mazzone. In stile Barocco la struttura è a navata unica, la volta a botte ha quattro lunette in corrispondenza delle finestre ed è affrescata da Michele Antonio Milocco e Pietro Alzeri e raffigura la Trasfigurazione del Nazzareno.
Sull’altare maggiore, dedicato alla Sindone, è posta una pala che rappresenta la “Vergine e Santi e l’Eterno in gloria” realizzata sempre dal Milocco. Sotto il polittico è esposta una copia del Sacro Telo a grandezza naturale.
La facciata, non prevista nel progetto originale,è stata progettata da Giovanni Battista Borra rappresenta un primo stadio di passaggio allo stile neoclassico.
Nella cripta della chiesa ha oggi sede il Museo della Sindone con ingresso in via San Domenico