I soldati del Monumento ad Emanuele Filiberto duca d'Aosta

Chi sono i soldati ai lati di Emanuele Filiberto duca d’Aosta?

L’imponente monumento in piazza castello celebra il mai sconfitto Emanuele Filiberto durante la Grande Guerra e i soldati al suo fianco hanno un significato preciso, nascosto ed accessibile solo agli appassionati, ai più esperti o a chi vive di quelle curiosità che perfezionano la nostra conoscenza e il nostro amore per la città di Torino.

Erroneamente a quanto si crede, non è un momento alla memoria dei caduti!
La grande struttura è dedicata al “condottiero invitto della terza armata” e ai suoi soldati che, disposti ai lati  dei grossi parallelepipedi, con le vesti e le armi evocano la lealtà alla patria, la fede nel duca e le Grande Guerra.
D’altronde, le richieste del committente erano chiare : lodare la figura del duca e  rievocare con chiarezza ed efficacia le caratteristiche della guerra del ’15-’18. Eugenio Baroni vinse la gara riuscendo ad accontentare le richieste bando ma, venuto a mancare, non vide mai il termine dei lavori che furono ultimati da Publio Morbiducci.

I soldati del Monumento ad Emanuele Filiberto duca d'Aosta
I soldati del Monumento ad Emanuele Filiberto duca d’Aosta

In origine il monumento celebrativo doveva sorgere in piazza Vittorio Veneto ma all’ ultimo si decise di costruirlo sul lato ad est di Palazzo Madama senza cambiarne l’asse:  lo sguardo del duca volge ad est dove sorge il sole e dove si trova la Chiesa della Gran Madre che celebra il ritorno a Torino di Vittorio Emanuele I.
In realtà però il monumento nasce in pieno periodo fascista ed intende  glorificare la figura dell’Invitto Condottiero Emanuele Filiberto, simpatizzante della politica contemporanea e proposto dallo stesso Mussolini a sostituire, se fosse stato necessario, un re poco gradito dal regime, Vittorio Emanuele III.

Ma veniamo ai soldati,  protagonisti  della Grande Guerra che Baroni  è riuscito ad evocare grazie alle vesti, agli atteggiamenti, alle armi e alla loro imponenza plastica .

Durante il compimento del dovere
Disposte sul retro verso Palazzo Madama le statue rappresentano le sentinelle mentre compiono il proprio dovere immobili e impassibili. Guardano le spalle del duca e della patria, da proteggere ad ogni costo.
Dopo aver  assolto al proprio dovere.
I due soldati posti all’ interno ripongono le armi dopo aver combattuto: un soldato ringuaina il pugnale mentre l’altro si toglie la maschera a gas, oggetto che ha caratterizzato i cruenti e disumani conflitti della prima guerra mondiale.
Pronti al dovere.
Le statue all’esterno sono in posizione a riposo e  armate di fucile. Sono pronte a compiere il proprio dovere e difendere la patria e il proprio condottiero.
In attesa  .… il proprio dovere
Le statue poste sul fronte guardano il duca in attesa degli ordini, ripongono il lui la massima fiducia e sono fiere del compito che verrà loro assegnato.

Adesso sapete cosa rappresentano le 8 statue ai lati del duca.
La prossima volta che vi trovate vicino a loro, osservatele. Sono molto realistiche.
Baroni è riuscito perfettamente a rappresentare la lealtà dei soldati nel confronti della patria e del loro ‘invitto condottiero’.
Se osservato gli sguardi dei soldati si percepisce perfettamente, il rigore delle sentinelle, lo sguardo rilassato e coraggioso di soldati prima dello scontro, la sofferenza e il ringraziamento al signore di chi ha combattuto e la dedizione fiera di chi aspettava gli ordini del duca.

 

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